Vette di libertà - donne che sfidarono le alpi
Un affascinante racconto di Stefania Casini delle prime intrepide alpiniste che nell800 sfidarono il pericoli e gelo per arrivare per prime sulle vette più ambite delle Alpi.
La montagna, simbolo di ostacoli e libertà, diventa il teatro della loro emancipazione femminile rovesciando i pregiudizi.
Un racconto tra montagne, emancipazione e storia puntualizzato da letture di frammenti degli affascinati scritti che restituiscono uno spaccato vivace di quel mondo di ascensioni femminili nell800.
Stefania Casini narra con suggestioni visive e sonore le avventure alpinistiche di donne temerarie che scalarono le vette alpine con competenza e coraggio osando sfidare, nellOttocento, un mondo sportivo dominato da alpinisti uomini.
Henriette dAngeville
Scalò il Monte Bianco nel 1838 a 44 anni, sfidando critiche e pregiudizi. A chi le rimproverava di voler tentare limpresa a 44 anni rispose : "ho 44 anni, 5 mesi e 24 giorni, per lesattezza! Gli anni! Gli anni sono come i giorni, si susseguono, non si somigliano"
Henriette, con determinazione e un abbigliamento ideato da lei stessa, raggiunse la vetta, diventando un simbolo di coraggio e indipendenza.
Le memoires di Henriette dAngeville raccontate da Stefania Casini sulla sua conquista della vetta del Monte Bianco nel 1838 sono uno ritratto brillante dellatmosfera di quegli anni.
Resterà nella storia della Montagna come La fidanzata del Monte Bianco
Elizabeth Aubrey Le Blond
Pioniera delle cordate femminili, Elizabeth Le Blond guidò spedizioni che infransero le barriere di genere. Compì la prima ascensione invernale del Monte Disgrazia, affrontando condizioni estreme e sfidando ogni convenzione sociale. Provetta fotografa realizzò una serie di splendide fotografie si devono a lei le prime vedute mozzafiato delle Alpi.
ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti

