Stüa Salis
La stüa rappresentava il cuore della casa tradizionale, tanto di quella povera come di quella nobiliare.
Era interamente rivestita in legno e riscaldata da una stufa generalmente in maiolica, alimentata dallesterno.
Solitamente era utilizzato il legno di cirmolo o cembro per la sua capacità di resistere agli sbalzi di temperatura, per la sua gradevole profumazione balsamica e per la notevole resistenza ai tarli.
Purtroppo le stüe furono quasi sempre considerate come beni mobili, così spesso vennero smontate, vendute e trasferite, o distrutte per costruire mobili antichi.
La stüa Salis di Palazzo Sassi de Lavizzari, del XVII secolo, è lunica delle tre comunali ad aver mantenuto la sua posizione originaria. Le pareti sono scandite da cariatidi e sul soffitto, in posizione centrale, si trova un vasto pannello con nove stemmi di famiglie imparentate con i Salis.