Circo Paradiso
regia
Adriano Evangelisti e Raffaele Latagliata
con Agnese Fallongo e Tiziano Caputo
una Produzione Teatro De Gli Incamminati / Teatro Metastasio di Prato
CIRCO PARADISO affronta in chiave ironica e poetica il tema della vecchiaia e della finitudine dellartista per il quale la manifestazione della propria arte non può prescindere dal proprio corpo che è strumento vivo fatto di carne, ossa e anima.
Cesare e Attilina, due ex trapezisti ormai in pensione, un tempo compagni di vita e di palcoscenico, vengono chiamati per esibirsi in una serata donore e ricevere lambito premio di tutti i circensi: il trapezio doro. Non si vedono da oltre trentanni, dal giorno in cui il destino li ha divisi per sempre (per sempre... fino ad oggi!). Viaggiando a ritroso nel tempo attraverso lescamotage dei flashback, le due lucciole del circo, come venivano chiamati nel momento del loro massimo splendore, si raccontano al pubblico accarezzando tutti i capitoli più significativi della loro relazione: dal primo incontro da bambini, allo sbocciare del loro amore fanciullesco, fino allapice del loro percorso artistico in età adulta, che - coup de théatre - coincide esattamente con il loro distacco.
Ma cosa riserverà davvero questo premio? In pista, però, non vedremo avvicendarsi soltanto i due protagonisti, ma tanti altri personaggi che gravitano dentro e fuori lo chapiteau (Dimitri, il lanciatore di coltelli, Fortuna la veggente, Betta, la domatrice, Mariuccio, il clown), in una commedia musicale tragicomica che si fa metafora di unarte, come quella circense, che, oggi più che mai, ci appare come un tramonto straordinario (chi non ama contemplare i tramonti?) per narrare la linea sottile che intercorre fra il cielo e la terra, il palco e la quotidianità, fra la realtà e la fantasia. Un inno allo spettacolo dal vivo e a tutti gli artisti del circo che, proprio come i teatranti, scrivono sullacqua e nel cuore del pubblico.