Concerto di Capodanno - Amici della Musica di Sondalo s. 2022/2023
Concerto di Capodanno
UMBERTO PEDRAGLIO,
violoncello di alluminio
MARINO DELGADO RIVILLA
clarinetto
U. PEDRAGLIO
Suite per violoncello di alluminio, 2 direttori e 2 orchestre
(prima esecuzione assoluta)
A.COPLAND
Concerto per clarinetto con arpa, pianoforte e archi
L. BERNSTEIN
Candide,
ouverture
Valzer, Polke, Mazurke della Famiglia Strauss
ORCHESTRA ANTONIO VIVALDI
Lorenzo Passerini direttore
Ernesto Colombo direttore
Trattandosi di una prima esecuzione assoluta (commissione dell'Orchestra Antonio Vivaldi), non sappiamo cosa accadrà nel nuovo brano di Umberto Pedraglio (1978) con due orchestre (!) e due direttori (!). Qualche precedente c'è, in particolare un brano di Iannis Xenakis intitolato Stratégie e ispirato alla teoria dei giochi, in cui i due direttori si danno le spalle sul palcoscenico e cercano di portare le rispettive orchestre... alla vittoria, con tanto di pulsanti e luci colorate per dire alla propria orchestra cosa fare e arbitro che conta i punti. (Pare che alla prima esecuzione il più noto Bruno Maderna avesse supplicato l'altro direttore, Simonovich, di lasciarlo vincere). Ripetiamo, non possiamo prevedere ciò che accadrà, ma la ricorrenza di fine anno e l'aria di festa suggellata dalla parte conclusiva del programma («valzer, polke e mazurke della famiglia Strauss») incoraggia ad abbandonarsi alla fantasia. In questo programma estremamente variegato il Concerto per clarinetto e orchestra (1948) di Aaron Copland (1900-1990) sta lì a dirci che ci sono diversi modi per il nostro corpo di muoversi a tempo manifestando la sua frenesia. Le danze di Strauss padre non perdono certo il loro fascino, ma il '900 porta con sé nuovi ritmi e danze, primi fra tutti quelli del jazz. Il brano di Copland, dopo un primo movimento sospeso e onirico, si vota proprio agli accenti del giovanissimo jazz, talvolta espliciti, talvolta trasfigurati in uno stile personalissimo, in pagine via via sempre più trascinanti. L'Ouverture da Guglielmo Tell di Gioachino Rossini (1792-1868) rientra nel quadro della celebrazione della corporeità del suono musicale: sensualità gioiosa della celebre melodia del corno inglese, che incarna tutta la tradizione dei richiami alpini corporeità poi improvvisamente appassionata e tempestosa, con un Rossini che prima di dare l'addio alle scene (ancor nel pieno dei suoi anni creativi) ci tiene a mostrare che anche lui la sa scrivere, la "musica romantica"! e infine adrenalina pura nel celeberrimo finale. In apertura di programma una rarità che dello svizzero Hans Huber (1852-1921): Eine Lustspiel Ouvertüre (1879), una «ouverture di commedia», che coi suoi sorrisi sia benaugurante per tutti.