Condominio Mon Amour
di
Daniela Cristofori
,
Giacomo Poretti
e
Marco Zoppello
regia
Marco Zoppello
scenografia
Stefano Zullo
costumi
Eleonora Rossi
disegno luci
Matteo Pozzobon
musiche originali
Giovanni Frison
assistente alla regia
Irene Consonni
fonico
Marco Broggiato
prodotto dal Centro di
Produzione Teatro degli Incamminati
con il sostegno di
GiGroup
TRAMA:
Da oltre trentanni, il vecchio custode Angelo svolge il proprio lavoro con dedizione presso la portineria di un condominio della Milano-bene. Chiama gli inquilini per nome, si occupa della spesa dellanziano Gaspare e delle paturnie della Signora Biraghi. Custodisce le loro chiavi e i loro ricordi. Quandecco che irrompe
nella sua vita un imprevisto. Caterina, unaffascinante signora attraversa di volata latrio, spalanca la porta dingresso e si para di fronte a lui per annunciargli che
è licenziato. La sua presenza non è più richiesta e verrà presto sostituito da unApp!
UnApp?! Gli azionisti parlano chiaro: bisogna capitalizzare, fatturare e quindi automatizzare. Tuttavia il buon Angelo non è tipo da farsi intimidire e punta i piedi, in una lotta per la sopravvivenza senza esclusione di colpi.
Latrio del nostro condominio si trasforma, dincanto, in una scacchiera. Ogni giocatore muove i propri pedoni cercando di prevalere sullaltro, ricama le proprie strategie per restare a galla in questa folle corsa che chiamiamo progresso. Chi vincerà la partita?
Lo spettacolo racconta limmensa confusione che vive oggi il mondo del lavoro. Il lavoro, un mostro a mille teste, tra orari impossibili, nuove e paradossali occupazioni e, sempre più spesso, perdita di contatto con la realtà. In questo mondo incontriamo la giungla degli inglesismi tra rider, smart working, pet sitter, media manager e chi più ne ha più ne metta. Ultimo e non ultimo il grande Convitato di pietra: lintelligenza artificiale, una sorta di fantasma che sembra un giorno dover seppellire ogni relazione umana e ogni capacità
critica. Il tutto è raccontato dal punto di vista di Angelo e Caterina. I due si scambiano di continuo i ruoli di vittima e carnefice, in un piccolo condominio, spaccato rappresentativo della nostra vita di ogni giorno.