Da Fattori a Previati
Arriva al MVSA Museo Valtellinese di Storia e Arte del Comune di Sondrio la spettacolare collezione darte di Riccardo Molo, uomo daffari di origine ticinese, attivo a cavallo tra Ottocento e Novecento tra Ticino, Berlino, Rio de la Plata, in Argentina, e soprattutto in Italia. E assolutamente italiana è la grande raccolta darte che Riccardo Molo riuscì a mettere insieme nella sua bella villa di Balerna, nel corso degli anni Venti: Previati, Mosè Bianchi, Segantini, Delleani, Fattori, per citarne alcuni in un progetto, tipico dei quegli anni, di raccolta dei vertici di ogni singola scuola regionale.
Dal 17 marzo al 27 agosto 2023, una selezione di 13 opere di questa collezione verrà esposto nelle sale di Palazzo Sassi de Lavizzari, sede del MVSA, nella mostra Da Fattori a Previati. La collezione Molo dalla Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate al MVSA , in collaborazione con la Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate.
La passione di Molo per la pittura dellOttocento italiano era espressione della generale riscoperta che negli anni Venti si avviò sui Macchiaioli e, in generale, sulla pittura del secolo precedente. Pittura che era disponibile sul mercato a causa della dispersione post bellica di molte collezioni private. Riccardo Molo effettuò numerosi tra i suoi acquisti darte a Milano, innanzitutto presso la Galleria Pesaro tra il 1926 e il 1928 in occasione delle due vendite allasta della importante raccolta formata dallindustriale Giuseppe Chierichetti, contraddistinta dalla presenza al suo interno di artisti di spicco del secondo Ottocento italiano, con un approfondimento non scontato e proiettato in avanti nei confronti del Liberty e del Secessionismo e addirittura del Novecento italiano. Anche le frequenti e incalzanti vendite indette dalla Galleria Geri videro la presenza di Riccardo Molo tra i compratori.
In ottemperanza al già citato influsso culturale del suo tempo, limprenditore ticinese scelse di conferire alla propria raccolta una fisionomia nazionale, ripartita attraverso lo schema storiografico e critico delle scuole regionalistiche. Con attento equilibrio cercò pertanto di assicurarsi dipinti di artisti lombardi (Mosè Bianchi, Pietro Bouvier, Gaetano Previati, Giovanni Segantini), piemontesi (Lorenzo Delleani), veneti (Vincenzo Cabianca, Pietro Fragiacomo, Marius Pictor), emiliani (Giovanni Muzzioli, Alberto Pasini), toscani (Tito Conti, Giovanni Fattori, Ruggero Panerai), napoletani (Edoardo Dalbono) estendendosi anche alla Francia, sia pur limitatamente al settore della grafica.
Approfittando dellimmissione sul mercato di un ingente numero di opere di Gaetano Previati seguito alla morte di Alberto Grubicy e alla liquidazione della sua celebre galleria darte, Molo acquistò anche alcuni importanti dipinti del maestro divisionista. Il collezionista stabilì inoltre una sorta di rapporto mecenatistico con Guido Gonzato, giovane pittore originario di Verona trasferitosi nel Canton Ticino di cui ne acquistò infatti un nucleo scelto di tele.
Dopo la scomparsa di Riccardo Molo, avvenuta nel 1934, i dipinti appartenenti alla collezione non sono più stati oggetto di studio e conoscenza pubblica fino alla riscoperta da parte della Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate e già oggetto di una straordinaria mostra nel 2009. Oltre alle opere di Previati, tra le più importanti spiccano Donna con calice di Bianchi, La diligenza a Sesto di Fattori, Allabbeveratoio di Fragiacomo, Lago di Lecco di Segantini, forse una delle più antiche prove pittoriche dell'artista.