Il Muro Trasparente
IL MURO TRASPARENTE. DELIRIO DI UN TENNISTA SENTIMENTALE
a cura di
Monica Codena, Marco Ongaro e Paolo Valerio
con
Paolo Valerio
scena
Antonio Panzuto
progetto fonico
Nicola Fasoli
fonica
Carlo Turetta, Borut Vidau
direttore di scena
Paolo De Paolis
disegno luci
Marco Spagnolli
luci
Davide Comuzzi, Alessandro Macorigh
una coproduzione
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Teatro Stabile di Verona
TRAMA
Il muro trasparente. Delirio di un tennista sentimentale è uno spettacolo molto particolare: sul palcoscenico cè solo Max, il protagonista, interpretato da Paolo Valerio. Max affronta la crisi della sua vita come ha sempre fatto: giocando a tennis. Si misura con la passione del tennis e la passione amorosa. Gioca, pensa, racconta, si dibatte. Emergono emozioni ed ossessioni. Momenti di silenzio si alternano a urli di sfida, quasi disperati, di un uomo alle prese con gerarchie di sentimenti che si travasano luno nellaltro. Le soluzioni si fanno problemi, lagonismo dellinnamoramento trascolora nella rivalità tra solitudine e vita. Avrà il fiato necessario per portare a termine la partita? Max scandisce il suo sfogo palleggiando quasi mille volte
contro il pubblico. Che però osserva protetto da un muro trasparente, un muro di plexiglas.
Ecco laltro elemento curioso dello spettacolo. Se il dibattito sulla quarta parete ha animato una parte importante della storia del teatro, qui la quarta parete è tangibile e, in tempi di pandemia, si ammanta di ulteriori significati: divide e protegge, inquieta e rassicura, stupisce pur essendo stato il muro con cui più spesso ci siamo rapportati negli ultimi mesi
Un muro trasparente campeggerà sul boccascena del teatro in occasione di questo anelato ritorno in sala, dopo tanti mesi di sospensione di attività in presenza: difenderà dai potenti servizi di Max, ma non dalla corrente di emozioni che finalmente scorreranno fra lattore e la platea.