Storia Di Una Capinera
con
Enrico Guarneri e Nadia De Luca
di
Giovanni Verga
adattamento
Micaela Miano
regia
Guglielmo Ferro
cast in via di definizione
TRAMA
Storia di una capinera è la passionale narrazione della novizia Maria che il riadattamento di Micaela Miano, per la messinscena di Guglielmo Ferro, ne ricodifica la struttura drammaturgica del romanzo per fare emergere il rigido impianto culturale e umano delle famiglie dellepoca.
Perché se Maria è vittima, non lo è dellamore peccaminoso per Nino che fa vacillare la sua vocazione, ma lo è del vero peccatore verghiano che è il padre Giuseppe Vizzini. Giuseppe che, rimasto vedovo, manda in convento a soli sette anni la primogenita, condannandola allinfelicità. Un uomo che per amore, paura e rispetto delle convenzioni causa a Maria la morte del corpo e dello spirito.
È sul drammatico rapporto padre figlia, sui loro dubbi e tormenti che si mette in scena la storia della
Capinera. La stanza del convento è il centro della scena, Maria non esce da quella prigione, e il padre Giuseppe ne è il carceriere. Entrambi dolorosamente vittime e carnefici.
Ogni evento che deflagra nella mente di Maria, ogni personaggio altro che scardina il viaggio del noviziato di
Maria, sono gli elementi drammaturgici per sviscerare il dramma interiore di un padre che finisce per uccidere la figlia.
È il racconto di legami infelici, di dinamiche familiari per noi oggi impossibili da immaginare ma che Verga
racconta con linesorabilità di una condanna. Micaela Miano e Guglielmo Ferro, con Progetto teatrando, nel meraviglioso percorso teatrale attraverso i capolavori verghiani approdano allatto finale, Storia di una Capinera, scegliendo la versione più violenta e disperata della scrittura di Giovanni Verga. Non cè rendenzione per Maria, non cè redenzione per il padre Giuseppe, e nemmeno per noi. Perché la redenzione non appartiene alla Sicilia di Giovanni Verga.