Stüa Rigamonti
LE VISITE ALLA STÜA SONO SOSPESE FINO A DATA DA DESTINARSI ALLA LUCE DELLA SITUAZIONE PANDEMICA
La stüa rappresentava il cuore della casa tradizionale, tanto di quella povera come di quella nobiliare.
Era interamente rivestita in legno e riscaldata da una stufa generalmente in maiolica, alimentata dallesterno.
Solitamente era utilizzato il legno di cirmolo o cembro per la sua capacità di resistere agli sbalzi di temperatura, per la sua gradevole profumazione balsamica e per la notevole resistenza ai tarli.
Purtroppo le stüe furono quasi sempre considerate come beni mobili, così spesso vennero smontate, vendute e trasferite, o distrutte per costruire mobili antichi.
La cinquecentesca stüa Rigamonti di Palazzo Pretorio prende il nome dallultima famiglia proprietaria del palazzo da cui proviene, anticamente situato nella piazzetta dellAngelo Custode. Acquistata nel 1954 dal Comune e posizionata nello studio del sindaco, non ha subìto importanti modifiche rispetto allassetto originario mantenendo infatti la sua forma irregolare con pannelli intarsiati e intagliati che fanno pensare a un lavoro prodotto nel tardo Cinquecento. Le due porte maggiori invece appaiono visibilmente più recenti (XVIII secolo).
Tutte le cornici sono in noce mentre il resto è in legno di cembro.
Sul soffitto si trovano cinque pannelli con stemmi gentilizi, elementi floreali, Mercurio e la personificazione della Fortuna.
Ignoto è lautore, o la bottega, infatti raramente lartigiano firmava la propria opera, trattandosi per lo più di commissioni private.