Canti dell'Inferno
Canto IV - Il Limbo

Canto IV - Il Limbo

Ci troviamo finalmente nel primo dei nove cerchi infernali in cui Dante distribuisce i dannati, il Limbo.

Come tutto l'Inferno esso č immerso nelle tenebre ed č soggetto alla legge infernale dell'eternitą: in questo caso non vi si soffre per pene sensibili, ma per un desiderio di Dio, in eterno e senza speranza ("non avea pianto mai che di sospiri" - Divina Commedia If IV, v 26). Qui trovano posto infatti bambini, uomini e donne: le anime di coloro che non hanno peccato, ma sono morte senza battesimo o che, prima del Cristianesimo, non credettero nel Cristo venturo. 

Il passo a cui si riferisce il disegno di Ligari č relativo alla discesa di Cristo nel Limbo: egli infatti, tra la sua morte e la sua risurrezione, venne a liberare le anime degli antichi Ebrei credenti tra cui Adamo, Noč, Mosč, Abramo e Davide. 

Nell'immagine la figura centrale č quella di Cristo, con l'aureola lucente intorno alla testa, vestito di una lunga tunica che gli lascia scoperte le braccia, la mano destra alzata in un gesto benedicente. Davanti a lui una schiera di anime in atteggiamento di supplica. Alla sua sinistra si possono individuare due angeli che stanno trasportando in volo probabilmente una delle anime salvate. Altri angeli compaiono a destra, mentre in basso a sinistra si scorgono alcune figure che si alzano in volo.

Rispetto alle immagini finora commentate, e alle opere di Flaxman dove č riportata l'intera terzina, Angelo indica semplicemente il verso di riferimento: si legge infatti "Inferno Canto 4. Ver 53".

E quei che 'ntese il mio parlar coverto,
rispuose: «Io era nuovo in questo stato,
quando ci vidi venire un possente
con segno di vittoria coronato»

Inferno, Canto IV, vv 51-54