Canti del Purgatorio
Presentiamo alcune significative immagini presenti nellopera Dante Alighieri edita a Venezia da Antonio Zatta nel 1784; le piccole calcografie, quasi tutte firmate, sono poste allinizio di ogni canto accompagnate da una terzina.

Canto VIII
Dante vede scendere dal cielo due angeli armati di spade. Sordello da Goito spiega al sommo poeta che entrambi gli angeli provengono dal grembo di Maria per proteggere la valle da un serpente che sta per sopraggiungere

Canto XII
Langelo dellumiltà si avvicina a Dante e Virgilio; mostrando la via con un braccio, invita i due poeti ad accostarsi ai gradini della scala che agevolmente li porterà alla seconda cornice del Purgatorio

Canto XIII
Virgilio invita Dante a guardarsi attorno attentamente, perché vedrà delle anime sedute lungo la parete del monte. Il poeta scorge le ombre degli invidiosi che indossano dei mantelli di colore simile a quello della pietra.

Canto XIV
Due anime di invidiosi parlano fra loro; si chiedono chi sia l'uomo che scala il Purgatorio pur essendo ancora vivo. Decidono allora di rivolgersi gentilmente a Dante per indurlo a parlare e a presentarsi

Canto XIX
Appena entrato nella quinta Cornice, Dante vede le anime degli avari e dei prodighi stese con la faccia a terra, intente a piangere, mentre recitano con profondi sospiri il salmo Adhaesit pavimento anima mea.

Canto XV
Dante è colpito da una luce talmente forte che deve distogliere lo sguardo. Virgilio lo invita a non meravigliarsi se la vista degli angeli ancora lo abbaglia: ben presto si abituerà. L'angelo della misericordia invita i due poeti a salire alla terza cornice del Purgatorio.

Canto XVIII
Le anime degli accidiosi inseguono Dante e Virgilio. Due di loro gridano piangendo gli esempi di sollecitudine di Maria, che si affrettò a far visita alla cugina Elisabetta, e di Giulio Cesare, che per sottomettere Lleida prima colpì Marsiglia e poi marciò contro la Spagna.

Canto XXI
Ai due poeti intenti a camminare tra i penitenti stesi a terra appare un'anima, quella di Stazio, poeta romano autore della Tebaide e dellAchilleide. Il nuovo arrivato augura loro la pace; i due si voltano e iniziano a parlare.

Canto XXII
La strada che percorre la sesta cornice, in cui si sconta il peccato di gola, è interrotta da un albero dai cui rami pendono frutti dolcemente profumati. Stazio e Virgilio si avvicinano alla pianta, ma una voce li ammonisce a non toccarne i frutti

Canto XXIX
Dante si trova nel Paradiso Terrestre e assiste ad una processione. Appaiono delle figure vestite di bianco che seguono dei candelabri come fossero le loro guide.

Canto XXV
Dante, Virgilio e Stazio percorrono la settima Cornice del Purgatorio, costeggiandone il ciglio, tra il vuoto da una parte e il fuoco che si propaga dalla parete rocciosa dall'altra. Dante vede le anime dei lussuriosi che camminano tra le fiamme.

Canto XXVII
Dante, Virgilio e Stazio guidati dalla voce dellangelo della carità attraversano il muro di fuoco. Langelo splende con tale fulgore che Dante non riesce a vederlo. I tre iniziano quindi a salire verso il Paradiso Terrestre.

Canto XXX
A Dante appare una donna coperta da nuvola di fiori, con indosso un velo bianco e una ghirlanda di ulivo: è Beatrice, la donna amata in vita dal poeta.

Canto XXXII
Dante chiede a Matelda dove sia Beatrice. La donna le indica lamata: è seduta ai piedi di un albero, circondata da sette fanciulle che recano delle lampade

Canto XXXIII
Beatrice si alza in piedi e, arrossendo per lo sdegno, afferma che non la si vedrà più, ma riapparirà presto in Paradiso. Lasciate le sette donne si mette in cammino accennando a Dante, Matelda e Stazio di seguirla