I gironi dell'Inferno
I fraudolenti

I fraudolenti

...pone che sieno puniti i seduttori, che li diuide in due, […] e la pena d’ognun di questi è d’esser aspramente del continuo, correndo intorno per la bolgia, sferzati da Demoni. Ne la seconda bolgia, contenuta da questa, sono puniti in un fetido sterco gli adulatori […]. Ne la terza bolgia sono puniti i Simoniaci, cioè, quelli cha hanno uenduto le cose sacre e la pena loro è di esser fitti sotto sopra […] e d’hauer su le piante de piedi fiamme accese.
Nel xx. tratta de la quarta bolgia, ne la qual pone che sieno puniti gl’indouini, e la pena loro è d’hauer uoltati i colli e i uisi al contrario […]. Nel xxi e xxii. canto tratta de la quinta bolgia, ne la qual pone che sieno puniti i barattieri, e la pena loro sia d’esser sommersi in una spessa e bollente pece. Nel xxiii. canto tratta de la sesta bolgia, ne la qual pone che sieno puniti gli Ipocriti, e la pena loro sia d’esser uestiti di grauissime cappe e cappucci di piombo dorati di fuori […]. xxiiii e xxv. canto tratta de la settima bolgia, & in quella pone che sieno puniti i ladri, e perche li pone di diuerse spetie, però fa si che la pema loro sia di trasformarsi in diuerse e uarie forme, ciascuno su quella appropriata al suo delitto […].
Nel xxvi e xxvii. canto tratta de l’ottaua bolgia, ne la qual pone che sieno puniti i fraudolenti, e la pena loro che sia d’esser ciascuno fasciato e nascosto dentro a una fiamma di foco […]. Nel xxviii. canto, tratta de la nona bolgia, ne laqual fa che sieno puniti i seminatori di scandali, […] e le pene loro sono […] che giunti ad un deputato demonio, quello con tagliente spada rinoui le loro piaghe, che in ciascuno, secondo la qualità del suo delitto, haueua prima inferito.
Nel xxix. e xxx. canto tratta de la x. & ultima bolgia, ne laqual pone che sieno puniti quattro spetie di falsari, cioè, quelli che hanno falsato i metalli, che noi domandiamo alchimisti, e la pena di quelli è di grattarsi continuamente una rabbiosa scabbia, o uogliamola dir rogna.
Quelli che hanno falsificato le proprie persone, fingendo d’esser altri, la cui pena è d’esser arrabbiati, e correr per la bolgia rabbiosamente mordendo ciascuno in chi si incontrano. Quelli che hanno falsificato le monete, è la pena di questi è d’esser itropichi con inestinguibil sete. Quelli che hanno falsificato il parlare, e questi hanno per pena d’arder continuamente d’acutissima febbre.
Et il disegno di tutto ‘l cerchio è questo.